FESTA  DELL' ANNUNCIAZIONE DELLA MADONNA
 
 25 marzo 2000


Prendiamo spunto da quanto ricorda un esponente del nostro Movimento per la Vita Ambrosiano, Francesco Migliori  sulle pagine di Studi Cattolici del febbraio 2000, perchè vorremmo celebrare con maggiore consapevolezza la Festa dell’Annunciazione, durante questo Anno Santo che si sta rivelando  meraviglioso.               
 
L'Avvocato Migliori nel suo intervento tira in ballo un uomo della levatura di Giuseppe Lazzati, successore del Padre Agostino Gemelli alla guida dell'Università Cattolica: si ricorda dello scandaloso referendum, che la legalizzato il divorzio nella laicità statuale del nostro Paese. L'Avvocato parla di “mentalità clericale” e di un “partito radicale d'Europa” o almeno presunto tale, quindi cita Avvenire del 3-3-1974 dove il suddetto Lazzati giustifica la propria posizione rinunciataria nella lotta contro il divorzio. 
 
Poi, si ricorda quanto fosse controverso (per non dire equivoco)  il rapporto fra lo stesso scrivente Avvocato e il compianto Rettore, all' epoca dei cosiddetti "professorini" che imperversavano in Università. Si ricorda un prete cattolico in odore di santità col suo Direttore spirituale, quale retto esempio etico, ma avversato dal compianto Rettore, solo perchè “non la pensavano come lui”.
Ma a tale riguardo, si licet parva componete magna, si legga la mia breve intervista a quello stesso Direttore spirituale, che risponde al nome di Luigi Villa del Quale ho l'onore di essere amico da 13 anni.  cfr 
www.monsignorvilla.it 
Quanto alla “politique d'abord” di una certa sinistra cattolica, si può solo immaginare quanto le sia costata, Avvocato, in termini umani, sociali e psicologici.
 
Poi si tira in ballo Aldo Moro, con una citazione del 20-3-1975, tratta da un discorso al parlamentino democristiano riportato dal Popolo del 21-7-1975, in cui praticamente  viene messo fra parentesi il diritto naturale da parte di quei politici. Quanto sia costato tutto questo a Moro, lo potremo vedere solo nell'aldilà.
 
Poi si ricorda quel grande costituzionalista che è Francesco Cossiga come uomo, Capo di Stato e picconatore di intere pagine della nostra storia, ma dotato di invidiabile chiarezza di giudizio. Dopo le sue picconate, l’Italia sembra diventata un Paese cosi' secolarizzato che ormai il marketing sembra assolutamente prevalere sull'etica, specie su quella di ispirazione cattolica, nonostante ci sia ancora a chi piaccia farsi cullare nell'ethos ideale e diffusamente illuminato di altri tempi. Ma questa è la "politica dello struzzo", dice Migliori.
 
Certo, Giovanni Paolo II  sembra  aver cambiato un po’ lo stato delle cose, ma ci vorrà  del tempo per vedere rimpolpato un patrimonio di valori etici, che non si vuole ancora credere consumato. Eppure lo si è visto con la consultazione popolare sull’aborto.

E adesso che cosa dobbiamo fare ?  verrebbe da chiedersi. Mettiamoci tutti al lavoro e diamoci dentro !  verrebbe da rispondere. A Migliori giustamente non basta: lui va a rivangare una proposta già fatta il  4-5-1982  in Conferenza Episcopale, dove l'influenza del compianto Rettore era forte. Ma eravamo all'indomani di quel triste referendum abrogativo e lo scoraggiamento in Conferenza era tale che, nonostante la presenza di qualche Cardinale in odore di santità, si faceva fatica a definire un piano operativo.

Perdipiù circolava una lettera del compianto Rettore, che ribadiva l’esclusività di senso cristologico proprio dell'Annunciazione. E così si rispondeva alla proposta del nostro Movimento che voleva fare dell’Annunciazione  la “festa del nascituro”, mettendo in evidenza  il momento della concezione, in dipendenza dall'accettazione della Madonna.
  
Ora, sul piano della laicità statuale, e più profondamente mediatica, non si vede che cosa possa ostare a tale iniziativa, oggi , dopo 18 anni dalla prima presentazione della stessa proposta. I milioni, i miliardi di piccoli uomini abortiti e passati in cielo con il consenso di chi doveva farli nascere, tutti dovremmo ricordarli come S.S. Martiri Innocenti, che pregano per noi in cielo, e non ci fanno dimenticare il peccato originale.
 
Sul piano puramente religioso, non è lo stesso: l'uomo è fatto di corpo e anima. Perciò quello che accade nell'ambiente dell'utero materno, fosse pure la più violenta aggressione ad una vita indifesa, non riguarda le anime dei piccoli, che sono nelle mani di Dio. E qui c'e solo una parola adeguata a tale mistero: la parola - misericordia -. Quindi su questa parola  le chiese dovrebbero puntare lo sguardo e farlo puntare a tutte le sorelle e i fratelli vicino e  lontani.
 
Sui piano teologico, non è lo stesso. Qui non dovrebbero contare le influenze esterne di associazioni, movimenti e opere, che non hanno nulla a che fare con “l’economia della salvezza” fondata sul dogma cristologico e non sul marketing. Allora, le cose vengono viste anche con uno sguardo mistico, diventa chiaro che le nature di Dio sono diverse ( quella umana e quella divina ): si uniscono senza confondersi, come i Padri hanno intuito e come il Concilio di Nicea ha proclamato. Ma qui siamo in un ordine di cose diverso da ogni altro ordine, ed è quello del dono assoluto e incondizionato: l’Amore senza del quale la nostra vita di uomini recede in uno stato di tragedia. Viene in mente di Romeo senza la sua Giulietta, quando dice: "mille volte pessima notte per me, se mi manca la tua luce" (Atto secondo, finale della seconda scena ) . Ebbene si tratta di un dono, senza del Quale non solo i nascituri, ma anche le donne rischiano di pagare un prezzo troppo alto.
 
E si badi: con questo non si vuole fomentare l’ennesimo movimento femminista, che se vai a scavare, prima o poi  lo trovi alleato a certe realtà gay-lesbiche, che non sono altro che la distruzione totale dei valori etici del cristianesimo. No! Semplicemente si vuole parlare del Dono dell’Amore di Dio, senza del Quale viene da ripetere: mille volte pessima notte, se mi manca la tua luce, o Cristo Figlio di Dio !
 
Ma se Tu sei qui , o Figlio di Dio , quanti bambini possono nascere al Tuo Amore ?