Suor Marcella Catozza
Ordine Francescano Alcantarino

Haiti, 9 novembre 2007

Alen....NON CI CREDO!!!
 
Cercando un articolo in un sito ho messo il mio nome e mi è uscito anche il tuo sito con una lettera che ti scrissi dal noviziato!!!
Incredibile...sono la Marci...quanti anni...direi quasi 20!!!
Adesso sono missionaria in Haiti, terra veramente disgraziata. Ho fatto dieci anni in Albania con tutta la guerra Serbia, Kosowo e est europa, poi 6 anni in Brasile di cui 5 nella foresta amazzonica ed ora da marzo mi trovo a Port au Prince capitale di Haiti, dove insieme ad un'altra suora lavoro in una bidonville di circa 40.000 persone.
Io in particolare ho un ambulatorio pediatrico (dopo il noviaziato mi hanno fatto fare scienze infermieristiche al Gemelli) e sto mettendo su un programma contro la denutrizione visto che qui il problema è proprio la fame.
Dalle foto tue in giro per il mondo mi sembra che ti muovi parecchio...pensa ad un salto quaggiù... ho sempre bisogno di buoni medici e..amici!!!
 
Ma aspetto tue motizie.
Un grande abbraccio
Marci


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Italia, 31 gennaio 1990


Carissimo Alen, ricevere la tua lettera mi ha fatto un piacere grandissimo, perché è la conferma che i rapporti nati e cresciuti in Lui non finiscono nel tempo e nello spazio.
E’ tantissimo che non ci sentiamo né ci vediamo, ed è un peccato, perché è bello confrontarsi su ciò che viviamo. Bè, adesso riprendiamo a scriverci, per comunicarci
come il disegno di Dio sia portato avanti in ciascuno di noi.
Io ho concluso il primo anno di noviziato, che è stato ricco di doni e ed esperienze di Lui nella normalità della vita quotidiana. Si, perché il noviziato non è fare grandi cose, ma cercare e trovare Lui nella quotidianità, che senza la Sua presenza potrebbe annoiare o diventare pesante.
Invece, con gioia e stupore ti posso dire che anche
l’ordinario può diventare straordinario, se è guardato con gli occhi di chi vuole essere protagonista della sua vita, di chi non vuole buttare via neanche un istante della sua esistenza, di chi si abbandona ad Uno più grande di lui, per portare avanti un progetto d’amore che lo ha travolto.

Non so se riesco a comunicarti le cose che ho dentro, Alen caro!
E’ stato un anno anche faticoso, perché vivere insieme ad altre persone che, si, vogliono quello che vuoi tu, ma sono comunque persone diverse … non è sempre facile: ti scontri con culture, modalità, interessi diversi.
Ma se non perdi di vista l’Ideale, vai avanti tranquillo e scopri che proprio attraverso la diversità costruisci qualcosa di solido.
Comunque è stato un anno molto veloce. Mi ritrovo alla vigilia della professione quasi senza accorgermene.
Ho avuto tante esperienze nuove e belle, e ho approfondito la conoscenza di me, scoprendo lati del mio carattere che non conoscevo.
E’ incredibile il mondo interiore che ognuno di noi ha dentro e custodisce gelosamente, per paura di farsi conoscere così com’è veramente. E insieme è cosi' bello aprirsi, conoscersi e farsi conoscere. E così, con in mano la propria vita, andare dietro a Cristo secondo la modalità che Lui stesso sceglie per noi.

In quest’anno ho avuto anche una bellissima esperienza con i miei genitori: sono stupendi e stanno facendo un cammino insieme veramente bello. Per me sono veramente un dono.
La mamma era contentissima di averti sentito al telefono. Vengono spesso in Assisi e sono diventati i genitori di tutti: devo dire che ne sono proprio orgogliosa! Ma di loro ti parlerò un’altra volta, se no non finisco più.
Così ho concluso il primo anno e il 12 novembre sono partita per vivere il periodo di esperienza apostolica: un periodo fuori dal noviziato, nelle case locali, inseriti nella vita della casa in cui si è mandati.

Ora sto quasi per finire anche questo periodo. Infatti il 18 febbraio rientrerò in Assisi e lì rincontrerò le altre novizie ( sono 7 ) che come me sono state fuori. Ci uniremo alla nuove novizie che sono 10 e che l’8 dicembre hanno iniziato il primo anno. Così siamo 18 novizie. Mica male eh ?! Il Signore ha benedetto questa nostra famiglia e continua a benedirla: ci sono 9 probande ( cioè nella fase precedente il noviziato ). Così l’Istituto si rinnova con i giovani e può stare al passo dei tempi.

Comunque,
questo periodo di esperienza è stato abbastanza duro e non sono mancate le crisi. E’ difficile in 3 mesi inserirsi in una comunità, sia nell’ambiente che nelle attività, soprattutto quando non t’intendi con la superiora come è successo a me. Sono stata abbastanza male, perché non riuscivo a trovare il passo giusto. Arrivando fresca fresca dal noviziato, con la testa piena di ideali e trovando la realtà un po’ più squallida, ho cominciato a distruggere tutto e tutti. In questo modo però, non ci si inserisce nella realtà attraverso la sequela di Cristo, ma attraverso la violenza della propria affermazione. E’ vero: le cose vanno cambiate, ma con l’amore, come ha fatto Lui., prima di noi, con l’amore che arriva fino alla donazione totale di sé nella morte sulla croce. E ti pare poco ?!

Comunque il Signore mi è stato vicino e mi ha sorretto, portandomi proprio in braccio quando zoppicavo. Così adesso c’è lo sprint finale verso la professione, che sarà a metà settembre ( spero tu possa venire: è il giorno del mio matrimonio, e non possono mancare i miei amici !!! ) dico “sprint finale” ma è solo l’inizio. Ce n’è tanta di strada da fare ! Ma non mi spavento. Mi piace l’avventura! Sai, oggi, a distanza di 2 anni, ti ridico che
il problema è diventare grandi.

Solo che adesso queste parole cerco di incarnarle e non più solo di dirle ! Diventare grandi, cioè riconoscersi esistenti grazie a un TU più grande di noi, che ci definisce e ci dà senso e struttura. Ed accettare che tutti i fattori della nostra vita passino per quel tu e siano trasformati.

Non ho più spazio, quindi devo concludere. Grazie per il libretto che mi hai mandato.Grazie soprattutto perché in Lui ti ricordi di me. Scrivimi in Assisi. Un abbraccio Marcella