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NOTE  PER  L’ASSOCIAZIONE  INTERNAZIONALE
 
AMICI  DEL VESCOVO MONS. EUGENIO CORECCO
 
PER LA FESTA DELLA PRESENTAZIONE
DI GESU’ BAMBINO AL TEMPIO
 
2 – 2 – 2010


LA LINEA DI RATZINGER: DIO AMORE DI MISERICORDIA


Cari Amici, ci troviamo anche quest’anno in comunione con colui che Dio ha voluto quale Vicario di Gesù Cristo Papa Ratzinger, fedeli quali noi siamo alla Sua volontà, compatti come un solo uomo, per fare memoria del nostro amico nella memoria di Cristo stesso. Lo sguardo di fede che il Papa ci comunica, quello che si sente nelle pagine del Suo Gesù di Nazareth, è lo sguardo che oggi sentiamo pieno di amore, mentre celebriamo quest’ ANNO SACERDOTALE da Lui voluto per le vocazioni sacerdotali, come ha ricordato il Card. Schonborn ad Ars in Francia (ipertesto1), e a Medjugorje nella Veglia di Fine Anno (ipertesto2). Ed è stato proprio questo, cari amici, il motivo che ha sempre interessato Mons. Luigi Villa, come si vede in un’intervista di qualche tempo fa, le vocazioni sacerdotali lo hanno sempre interessato (ipertesto3) e siamo qui a testimoniarlo con amore.

Mons.Villa ci ha abbandonati il 29 ottobre, dopo alcuni giorni passati al Policlinico per una commozione cerebrale, e lo abbiamo salutato nella sua parrocchia di Santa Maria Segreta, dove sabato 31 ottobre l'Abate di Sant'Ambrogio (che ringrazio per il biglietto che mi ha inviato) ha celebrato la Santa Messa per lui (ipertesto4 Lettera all’Abate di S.Ambrogio). Cari amici, è chiaro che questo interesse per le vocazioni sacerdotali era connesso ai valori non-negoziabili fondati sulla Legge Morale Naturale, che lui ha sempre predicato, perchè sapeva che questi valori contribuiscono all'ordine pubblico che si gusta nella pace sociale, visto che la Legge Morale Naturale è scritta da Dio nel cuore di ogni uomo (ipertetesto5 Discorso del Papa al Dicastero presieduto dal Card.Levada). Ecco perchè Mons.Corecco e Mons.Villa sono stati uniti per mezzo secolo nella direzione spirituale, come documenta la Lettera (ipertesto6) che la signora Stefania Corecco Kuehni mi ha scritto il 2 Novembre 2009, pochi giorni dopo il transito del nostro don Luigi in cielo (grazie Stefania, conservo il ricordo di mamma Margherita, quel pomeriggio che siamo stati ad Airolo, e ci ha regalato una borsa di buon tessuto fatta dalle sue mani).

Cari amici, ho scritto un necrologio per Mons.Villa (ipertesto7) che vuole significare il pezzo di storia che ci ha regalato, e la responsabilità di fare memoria del suo interesse principale (link8 video-intervista mimma russo), perchè fare memoria vuol dire: attualizzare. Penso anche ai suoi 16 anni vissuti in intimità con Padre Gemelli, col quale ha fondato l’Opera della Regalità di Cristo (ipertesto9: a Cristo Re Trionfo di Giovinezza), Opera di cui è previsto un Convegno a Roma nei prossimi giorni. Lo sapete, abbiamo sofferto e soffriamo per il suo abbandono, ma crediamo che lui continua ad aiutarci dal cielo come ha sempre fatto, in modo particolare col dono del consiglio spirituale esercitato nelle confessioni (ipertesto10: amore e vita), dove i suoi contatti con le anime erano preziose indicazioni della strada, vera e propria direzione spirituale. Ricordo che insieme a lui ci ha abbandonato anche Mons.Checco, chiamato da Balaguer: “il mio primo figlio italiano” (ipertesto11). Inoltre, cari amici, vi confesso che ho pensato a Mons.Villa la sera di Venerdi 18 Dicembre a Gorgonzola, suo paese natale, dove alcuni politici hanno promosso una Conferenza dedicata a: Politica e Omosessualità (ipertesto12) argomento di cui si è parlato a Rai 1 con Lamberto Sposini a La Vita in Diretta nel pomeriggio del 26 Gennaio 2010. Cari amici, amiamo la Chiesa Santa di Dio, che Sant’Ambrogio chiama: “ex maculatis immaculata”, e non lasciamoci turbare da un libro come questo, che può fare tanto male alle anime: “Povero Cristo: potere, denaro, omofobia: satana nella chiesa di Benedetto XVI”, a cura dei Discepoli di Verità, di cui ho fatto una sintesi come una “messa in guardia” (ipertesto 13).

Questo, cari amici, è il momento di ringraziare Dio, perchè ci ha fatto conoscere l'amore di cui è capace l'immagine dell'uomo che Cristo ci ha regalato, dimostrando con evidenza sperimentale la parola dell'ultimo concilio in GS 22: “nonnisi in mysterio Verbi Incarnati mysterium hominis vere clarescit”. Cari amici, i nostri tempi sono tempi di un'umanità che è portata al cuore dei problemi, come si è visto coi fatti di Rosarno. Siamo portati a porci la domanda capitale che l'arte, la politica, la scienza si pongono, e che Papa Ratzinger ha posto Domenica 10 Gennaio all'Angelus:
CHI E' L'UOMO? Naturalmente non si può rispondere alla profondità di una domanda del genere, senza pensare al momento storico di crisi trans-epocale che viviamo. Riguardo a questo, vi invito a leggere la mia recensione dell'opera di Giorgio Girard: Omosessualità Paradigma di Emancipazione? (ipertesto14). Chi sia l'uomo, cari amici, lo potremmo intuire, se prendessimo sul serio la Legge Morale Naturale, se veniamo toccati dalla grazia, se conosciamo quell'amore di misericordia che è Dio stesso, di cui Cristo in terra, il Papa è l'immagine. Allora possiamo dire: “ecco l'uomo”, come mi ha scritto l'Eugenio Corecco, e perdonatemi se lo ricordo ancora: “grazie per lo scritto di Ratzinger: l'idea dell'ecce homo è veramente profonda”.

Fra poco torniamo a dire qualcosa riguardo a questo tema dell'immagine dell'uomo. Intanto, ricordiamo che il 2010 ci regala un evento di particolare significato per i nostri tempi, e che già nel titolo dice tutto: “Passio Christi, Passio Hominis”: è l'ostensione della Sacra Sindone a Torino, dove è prevista la Visita del Papa Domenica 2 Maggio. Sarà un omaggio in totale continuità con quello di Giovanni Paolo II del 1998. Così come non possiamo dimenticare due persone che ci hanno aiutato a rispondere alla domanda: chi è l'uomo? Sto parlando di Gianni Baget Bozzo (mancato l'8 maggio) e Alda Merini (mancata il 1 novembre). Del primo tengo un messaggio che mi ha scritto il 1 Luglio 2005 (ipertesto15), della seconda porto nel cuore le cose che mi ha detto nella lunga telefonata del 25 Gennaio 2009, mentre visitavo l'Arte Fiera di Bologna, e ne voglio parlare col poeta Davide Rondoni, il quale è stato invitato al meeting del Papa con gli Artisti, ed ha scritto un articolo che vi segnalo (ipertesto16)

Inoltre, cari amici, possiamo notare che la domanda posta dal Papa porta con sè la questione-chiave del
DIALOGO INTERRELIGIOSO, come si è visto in occasione di alcuni momenti come: il Viaggio del Papa in Terrasanta a Maggio, la mia Visita all’artista irakeno Al Fadhil a Lugano, l'accordo fra Armenia e Turchia del 10 Ottobre, la sentenza del 3 Novembre della Corte Europea contro i crocifissi nella aule scolastiche, il referendum per la costruzione dei minareti in Svizzera il 29 Novembre, l'articolo di Marina Corradi dedicato alla situazione religiosa in Olanda (ipertesto17), il Discorso all'Ambasciatore della Turchia in Vaticano il 7 Gennaio, la Visita del Papa al Tempio Ebraico Maggiore il 17 Gennaio, la Visita del Presidente del Governo Italiano Silvio Berlusconi di questi giorni in Israele, il prossimo Sinodo Mondiale dei Vescovi per il Medio Oriente a Roma dal 10 a 24 Ottobre 2010. In collegamento con questi fatti, a Milano il 16 Gennaio si è tenuto il momento di celebrazione: Cristiani in Sinagoga, e vi partecipo il Messaggio che ho scritto per questo avvenimento al giornale Shalom (ipertesto18), ricordando le parole che Papa Ratti ha detto nel 1938, e che io stesso ho sentito dire da Mons.Giussani (lo ricordo nel mio omaggio ad Agostino Gemelli, di cui quest'anno abbiamo celebrato il 50° della morte: 1959-2009, e che continua ad essere una figura di riferimento per le Istituzioni, grazie alla sua amicizia col Papa Ratti). (ipertesto19). Rileggiamo questo testo, cari amici: “il 6 settembre 1938 Pio XI riceveva in udienza privata i dirigenti di un'Associazione cattolica belga di radiofonia. Sfogliando un Messale che gli avevano offerto, lo sguardo cadde sul passaggio del Canone in cui si parla del sacrificio di Abramo. Allora Pio XI con le lacrime agli occhi disse: - per Cristo e in Cristo discendiamo spiritualmente da Abramo. No, non è possibile per un cristiano partecipare all'antisemitismo. Riconosciamo a chiunque il diritto di difendersi, di prendere misure per proteggersi contro tutto ciò che minaccia i suoi legittimi interessi. Ma l'antisemitismo è inammissibile. NOI SIAMO SPIRITUALMENTE SEMITI-”. Ed è stato toccante sentire queste parole nella Conferenza di Frosinone Mercoledi 1 Luglio 2009 col Vescovo Mons. Ambrogio Spreafico e il vaticanista Giuseppe De Carli, con cui ci siamo scambiati due parole.

Cari amici, ci prepariamo a celebrare il 150° dell'Unità d'Italia col dono speciale della Lettera che il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha scritto in omaggio alla memoria di Bettino Craxi (ipertesto20) una figura di particolare attualità per il mio Paese e per tutta l'Internazionale Socialista, chiamati a misurarsi davanti ai problemi che toccano questo pianeta. Si, il nostro pianeta è colpito da immani catastrofi naturali, pandemie, guerre e violenze di ogni tipo, ma è pieno dell’amore di Dio, come dimostra questo comunicato di Cor Unum (ipertesto21). L’amore è il messaggio che appunto si trova nella figura di Craxi, e vi segnalo la Lettera (ipertesto22) che ho scritto in memoria di Craxi al Direttore di Avvenire, insieme a due testi riguardanti due Convegni tenuti a Roma, uno il 3 Luglio al Parco della Musica: La Persona Prima di Tutto (ipertesto23) con interventi di Ministri e Parlamentari del PdL riguardo alla realtà dello
STATO SOCIALE col Sindaco Alemanno; ed uno il 5 Dicembre all'Auditorium del Massimo: Idee per la Gioventù: Fare Famiglia Oggi (ipertesto24). Cari amici, si tratta di avere un'immagine autentica dello stato sociale quale si trova nel nostro Paese e in altri Paesi Euro-Americani, perchè tale immagine combacia con l’immagine universalistica dell'uomo, che il Papa ha disegnato nella Lettera: Caritas in Veritate (ipertesto25). Non a caso, lui stesso ha donato questo testo al Presidente Obama nella sua Visita a Roma del 10 Luglio 2009. Credo di potere dire, cari amici, anche in base alla mia esperienza, che una verifica di tali immagini si ritrovi nella Bioetica Personalistica come viene recepita nella Medicina Generale col sistema italiano di Cure Primarie, che non a caso si definisce “universalistico”. Cfr. la mia Tesi di Bioetica (ipertesto26). Credo che questo sistema pubblico sia proprio una manifestazione di Dio Amore di Misericordia.

Cari amici, talora nell'esercizio di diverse professioni messe a servizio dell'uomo, si ricevono confessioni che mi hanno portato a rileggere le Confessioni di Sant'Agostino, ed a scoprire più a fondo questa figura nel tempo che sono stato ad Ostia per motivi di salute, dove lo stesso Agostino ha soggiornato (ipertesto27 cap. IX delle Confessioni), e dove permangono le tracce di questa figura così attuale. Infatti
S. AGOSTINO è l'ispiratore dell'opera di Joseph Ratzinger, ed interessa particolarmente l'umanità di oggi. Quindi segnalo i seguenti testi: Mons. Giovanni Falbo, Parroco di Ostia: Agostino Patrono di Ostia, 2009; Il Cammino di S. Agostino in Lombardia, da Cassago Brianza a Pavia, Corriere della Sera, Lunedì 24 Agosto 2009 (ipertesto28); Atti del Convegno: Attualità di S. Agostino, Ostia, 2004 (ipertesto29); P. Piccolomini: Agostino Oggi (ipertesto 30) - Radio Maria, Lunedi 14 Dicembre 2009; Benedetto XVI, Visita a Pavia nella Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, 22 Aprile 2007 (ipertesto31); Joseph. Ratzinger, L'unità delle Nazioni; Joseph. Ratzinger, La Comunione nella Chiesa.

Cari amici, questo orizzonte di
UMANESIMO TOTALE oggi si affaccia su un mondo che vede anche le popolazioni cinesi domandare l'emancipazione del progresso, e si trova a fare i conti con i processi della globalizzazione (cfr. la Lectio Magistralis di Giulio Tremonti alla Scuola Centrale del Partito Comunista Cinese, Pechino, Novembre 2009) (ipertesto32) ed a questo riguardo, cari amici, vi regalo l'immagine dell'ideogramma di amore (ipertesto immagine33), che un ragazzo cinese mi ha disegnato. Sapete, lo dicevamo con due impiegati del PAN di Napoli (ipertesto34): basterebbero alcuni milioni di turisti cinesi ogni anno per aiutare i conti italiani. Infatti si ha l'impressione che lo spirito italiano interessi tante popolazioni del mondo, non solo per la presenza di una figura universale come il Papa in Italia (ipertesto35 Messaggio per la Giornata Mondiale del Turismo), ma per la natura stessa del messaggio cristiano, come si è realizzato nel nostro Paese, che conosce esperienze particolari di umanesimo totale, cioè “ecumenico” nel senso etimologico del termine. Ricordo, cari amici, il portato ecumenico di una figura come quella di Nina Kauscivili (ipertesto36) che ci ha abbandonato qualche settimana fa. Ricordo il portato ecumenico di una città come Bari, città-ponte fra le popolazioni di oriente e di occidente (ipertesto 37) dove è nato da poco un network televisivo intitolato a San Nicola, che trasmette in italiano, inglese, russo.

Quanto sia attuale questo spirito italiano, l'ho sentito nelle parole che ha dedicato Mons. Giussani alla poesia di Dante (ipertesto38), come nel libro di Lucia Bellaspiga e Margherita Coletta: Il Seme di Nassiriyah, che racconta la missione della Base Maestrale in Iraq nel 2003, e che ho segnalato con una Lettera ad amici e colleghi di pochi giorni fa (ipertesto39). Cari amici, ci sarebbero tanti altri momenti da segnalare, ma vorrei soltanto ringraziare Raniero Cantalamessa per un articolo che dedica alla figura di Francesco (ipertesto40), e Paolo Brosio per il suo libro: “A un passo dal baratro. Perchè Medjugorje ha cambiato la mia vita”. Un profondo ringraziamento anche al Presidente Emerito del Comitato Nazionale di Bioetica, Prof. Francesco D'Agostino, che mi ha regalato il suo libro: Introduzione alla Biopolitica, ed ha scritto un interessante articolo, che parla delle differenze fra radicali e cattolici nel modo di concepire i diritti umani (ipertesto41)

Ed ora, cari amici, ancora nell'orizzonte dell'
UMANESIMO TOTALE riflettiamo un attimo sulla conquista di civiltà, che c'è stata in Italia col voto della Legge per le Cure Palliative, che mi ricorda l'opera di Gigi Peruggia: La Compagnia del Mantello (ipertesto42) insieme all'articolo di Giuseppe Anzani (ipertesto43) Presidente del Tribunale di Como. E mi chiedo se le autorità ordinistiche e bioetiche possano promuovere momenti di riflessione su questo argomento per le sue valenze umane e interreligiose, e per fare nostra l'immagine dell'uomo che il Papa ci invita a guardare. Ricordo che abbiamo potuto gustare questa immagine nel Congresso Internazionale di Medicina e Persona di qualche tempo fa a Milano, dove ho ascoltato con gioia il Prof. Giancarlo Cesana, di cui segnalo questa Lettera pubblicata dal Corriere (ipertesto44). Credo voglia indicare questo orizzonte il discorso di Rav. Di Segni (ipertesto45) circa “la responsabilità di pace per ebrei cristiani musulmani” ripreso nel discorso del Papa (ipertesto45bis). Perciò vi segnalo tre articoli, cari amici, che contengono preziosi elementi di riflessione: uno di Amos Oz sul Corriere (ipertesto 46) “Pace Israele Palestina”, uno di Giuliano Ferrara sul Foglio (ipertesto47) “Giornata della Memoria”, ed uno di Barbara Uglietti su Avvenire (ipertesto48) “Gaza in Internet”.

Credo che si tratti di quell’orizzonte di umanesimo totale, che si è percepito nelle note del Coro Magnificat (ipertesto49: punto libri e turismo terrasanta) composto con elementi delle tre grandi religioni, che abbiamo ascoltato nel Concerto di Giovedi 24 Settembre 2009. Queste note sono riecheggiate nell'amore con cui il Custode di Terrasanta ed io ci siamo abbracciati la sera del 16 ottobre alla Presentazione del libro dedicato al Viaggio del Papa in Terrasanta. Ed è lo stesso amore che ho sentito nella Presentazione del libro di Nedo Fiano con Moni Ovadia a Milano Mercoledi 3 Giugno, dove ho ricordato a Nedo il Viaggio del Papa ad Auschwitz: c'era l'arcobaleno anche quella sera come segno di pace, una pace giunta a toccare la nostra amicizia fino a bagnarla di lacrime, gocce di memoria. Cari amici, all'uomo capita di fare l'esperienza del bambino che si fa male, e piange e ride insieme, perchè si sente abbracciato, voluto, protetto, amato da mamma e papà, da Dio che è mamma e papà: “sono sicuro come un bambino in braccio alla mamma, come un bimbo svezzato è l'anima mia” (Salmo 130).

Ecco perchè si possono dire le parole che ha detto lo scrittore G.K.Chesterton, che ricorda Ferruccio De Bortoli con Nedo Fiano nelle pagine di quel libro: “Il passato ritorna”: “Dio da milioni di anni vede il sole che si leva tutte le mattine. E tutte le mattine dice: ancora!”. Cari amici, queste parole mi sono venute in mente, leggendo la rubrica di Umberto Galimberti nel magazine di D La Repubblica delle Donne, dove ho trovato questo titolo: La Notte Buia della Depressione (ipertesto50). Ma se Dio è amore (ipertesto51 Papa Ratzinger, Dio è amore), tutto può succedere. Infatti, cari amici, abbiamo partecipato con commozione alle celebrazioni in memoria di Mons.Clemente Riva a Roma il 30 Marzo 2009 nella Basilica di San Carlo al Corso con il Vicario Papale Card. Agostino Vallini, col Vescovo Mons. Rino Fisichella, col Professor Giuseppe De Rita e il Senatore Francesco Rutelli. Chiediamo al Signore nell'Adorazione Eucaristica di darci il Suo Amore, come ha chiesto il Card. O'Malley a Boston (ipertesto52): un amore che diventa “compagnia di opere” come vuole il Papa, perchè si comunica nell'adorazione del Signore (cfr. Visite al Santissimo Sacramento, Alfonso Maria Liguori, Ed.Ancelle, Conegliano Veneto). Cari amici, mi perdonate se a questo punto ricordo padre Antonio Zuliani, e dico due parole di profondo ringraziamento al Presidente Silvio Berlusconi, che ha avuto un anno particolarmente travagliato.


Cari amici, ora permettetemi di concludere queste note con l’immagine di quei poveri pescatori amici di Gesù, che avevano una piccola cooperativa di pesca: quante volte ci siamo ricordati questa dinamica di amicizia, quante volte seguendo Giussani e Ratzinger ci siamo detti che l’amicizia con quell’uomo di nome Gesù li ha interessati fino al punto di andare a pescare con lui, e così hanno insaporito la fede della loro società commerciale (ipertesto53 expo2015), perché l’amicizia con Gesù diventa una compagnia di opere (cfr. J. Ratzinger, La Comunione nella Chiesa). Ed è l’immagine che ho pensato, vedendo il Cardinale Bagnasco celebrare la Messa in Rai per la festa dei giornalisti Domenica 24 Gennaio (ipertesto54). Davvero interessante è il Messaggio Papale per la Giornata Mondiale delle
COMUNICAZIONI SOCIALI. (ipertesto55). Dunque, con questa immagine di Gesù fra i suoi amici pescatori, ci salutiamo usando ancora le parole della Prima Lettera di Pietro: “vi saluta la comunità che è stata eletta come voi in babilonia … salutatevi col bacio della carità e sia pace a tutti voi che siete in Cristo”.